
Accordatura del pianoforte
L'accordatura è l'aspetto più importante della cura del tuo pianoforte. A causa del temperamento e della disarmonicità, tutti gli intervalli del pianoforte presentano dei battimenti.
Un numero elevato di questi sono ben udibili durante l'accordatura, si possono ben riconoscere le loro variazioni e con adeguate conoscenze sul rapporto tra i ratei di battimento, si possono ottenere precisioni fino al cent, quando la stabilità dell'accordatura non sia un problema. La capacità di ottenere una ottima stabilità di accordatura è tanto importante quanto la capacità di analisi della frequenza delle note.
I battimenti sono un mezzo di misura perfetto per determinare gli scostamenti tra intervalli e parziali. Grazie a loro è possibile controllare ed ottenere i corretti allargamenti e la uniformità dei semitoni. Le corde di un pianoforte a causa della loro rigidità, dimostrano una spiccata disarmonicità. Risultato: la sequenza dei loro parziali è allargata.
Le corde attualmente in uso nei pianoforti sono in acciaio armonico. Una particolare tipologia di acciaio al silicio ad alto tenore di carbonio e caratterizzato da un elevato limite di snervamento. La composizione media è: carbonio, 080-085%; silicio, 0,2-0.4%; manganese, 0,15-0,20%.
In passato si riteneva che il suono del pianoforte si originasse interamente nella tavola armonica e non nelle corde. Ora sappiamo che il suono ha origine nelle corde. Infatti quando vengono percosse dai relativi martelli, vibrano producendo il suono che, dopo un tempo assai breve, detto tempo di attacco, viene trasferito, per mezzo del ponticello alla tavola armonica dalla quale si irradia e si propaga nell’aria.
I pianoforti hanno bisogno di un'accordatura regolare per mantenerli al passo e per produrre un suono piacevole. Per convenzione sono accordati sullo standard riconosciuto a livello internazionale di A4 = 440Hz. Doveva essere 439Hz ma poiché questo è un numero primo è stato scelto il successivo intero più alto.
Un pianoforte usato per un concerto viene accordato prima di ogni concerto e talvolta anche durante l'intervallo. La maggior parte dei pianoforti domestici dovrebbe essere accordata ogni sei mesi. Questo non è perché si scordano, ma perché gradualmente perdono di sintonia e dopo sei mesi questo tende a diventare evidente, quindi non è un consiglio ma una necessità. Inizialmente, un nuovo pianoforte deve essere accordato più spesso.